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MTC n. 19: la Crostata Frangipane di Ambra

by Alessandra

 

mtchallenge aprile frangipane
 

… sentiamo il rumore dei tappi di champagne che saltano (a parte le eccezioni, ovviamente): ma è da un po’ che non arrivava un “dolce – dolce”, sugli schermi dell’mtc e questo, secondo noi, potrebbe soddisfare tutti, bravi e meno bravi, pasticceri e non pasticceri, amanti della tradizione e innamorati dell’innovazione. Perchè è un dolce classico, dalla preparazione per nulla complessa ma di una bontà a dir poco infinita.
Due cenni storici, tanto per spiegare gli indizi: molte sono le leggende sull’origine di questa crema, ma quella che a noi è sembrata più compatibile anche con il suo nome la vuole derivata da un profumo di mandorle, inventato da un maresciallo italiano, arruolato nelle truppe di Luigi XII e discendente della nobile famiglia dei Frangipane, allo scopo di coprire l’odore pungente dei guanti e delle scarpe di cuoio.
Ovviamente, quando si parla di invenzioni italiane in Francia, la prezzemolina è Caterina de’ Medici, per cui il pettegolezzo storico che la vede coinvolta anche nell’import-export di questa crema esiste ed è pure coltivato dai fans della regina; e stavolta abbiamo pure l’esploratore, Muzio Frangipani, che al ritorno da un suo viaggio nelle antille avrebbe chiesto di riprodurre l’aroma di mandorla di un arbusto originario dell’isola, che da lui prende appunto il nome di frangipane.
in ogni caso, chiaro è il riferimento a questa grande famiglia della nobiltà romana, il cui cognome deriva dallo spirito caritatevole del progenitore che, nel corso di una piena del Tevere, sostentò le vittime dell’alluvione con dei pezzi di pane.
Gli indizi, quindi, dovrebbero essere tutti chiari: le bandiere dell’Italia e della Francia indicano la paternità italiana di una crema che venne partorita in suolo francese; l’indicazione del modello era tutta nel profumo (ma la menzione speciale a chi ha azzardato il brodo di tartaruga, con riferimento agli addominali del figliolo, non ve la leva nessno); la piena del Tevere si riferisce all’origine del cognome della famiglia che ha dato il nome alla crema e inifine galeotti furno gli scarponi di cuoio che, insieme ai guanti di pelle dei soldati, emanavano un tale olezzo da rendere tassativo l’escogitare un rimedio per correre ai ripari.
(Naturalmente, quando ho scelto la foto della piena del Tevere, tutto mi andavo a immaginare, fuorchè la torre della Locanda dell’Orso, raffigurata nell’immagine, fosse la torre Frangipane. Mi avessero chiesto di farlo apposta, forse non sarebbe bastata una vita. Ma la casualità ci vede benissimo, quasi quanto l’ineffabile Gambetto, a cui abbiamo sgranato un rosario di ‘te possino’ , visto che, fra tutti, ci ha preso…)
E ora, passiamo alla parte seria, cioè alle regole di questa tornata
1. dovete fare un dolce, ripieno di crema frangipane
2. la ricetta della crema frangipane deve essere quella che Ambra riporta nel suo post, con la sola eccezione dell’aroma: Ambra ha usato l’acqua di fiori d’arancio, perchè si armonizza bene con il resto del dolce; voi non siete obbligati a farlo, ma potete scegliere l’aroma che preferite.
3. il “guscio” di pasta che deve contenere la frangipane deve appartenere alla famiglia delle frolle: pasta frolla, pasta sucrée, pasta brisè, pastry crust, pasta sablè et similia. Sono escluse la pasta sfoglia e i suoi derivati, il pan di spagna e i suoi derivati e tutti i lievitati in genere.
4. il guscio di pasta può essere preparato con la ricetta di Ambra, oppure con quella che preferite. Chiunque, non solo i celiaci, può usare farine diverse dalla farina di grano e può arricchire la ricetta base con altri ingredienti o altri aromi: sì al cacao, al limone, agli agrumi in genere, alle spezie etc etc.
4bis. sono ammesse le monoporzioni
5. invece, avete libertà assoluta sia nella scelta dello strato con cui rivestire il guscio (marmellate, gelatine, biscotti, altre creme etc- ma ppotete anche decidere di non mettere nulla), sia nella farcitura finale: frutta fresca, frutta secca, cioccolato, creme varie. Ambra ci diceva che oltralpe vanno di moda anche le finiture in glasse e fondant vari, per cui via libera anche a quelli, con la solita avvertenza: la gara è sulla frangipane e sulla torta che da questa crema ha preso il nome e non sulla pasta da zucchero. Concentratevi sul primo obiettivo, che è quello che verrà valutato in questa sfida.
Per quanto concerne il regolamento generale, di seguito vi mettiamo le regole basilari, legate al calendario della pubblicazione. Qui, però, potete trovare alcuni ulteriori chiarimenti, che vi preghiamo di leggere comunque, al fine di sgombrare il campo da perplessità di qualsiasi genere.
Ma eccovi i termini della sfida
1. I food bloggers devono pubblicare le loro ricette dalla mezzanotte e un minuto del 13 aprile, fino alla mezzanotte del 28 aprile. Il link al post della pubblicazione deve essere lasciato nei commenti qui sotto- e non altrove. La loro ricetta, con foto e link alla pagina, verrà pubblicata nel tempo più possibile reale nell’apposita pagina degli sfidanti, sulla Home Page di Menuturistico.
2. chi non ha un blog, può inviare la sua ricetta, corredata di foto, a mtchallenge@gmail.com, non oltre la mezzanotte del 28 aprile. Noi pubblicheremo dopo il 13 aprile e, in casi eccezionali, anche  immediatamente dopo la scadenza della sfida: fa fede la data della mail con cui ci spedite la ricetta.

3. il banner da esporre è questo

mtchallenge aprile banner
4. il vincitore verrà proclamato il 1 maggio (urge riforma calendario, lo sosteniamo da un po’ e dopo questa ulteriore rivelazione ne siamo sempre più convinte) alle h. 21.00. Alle 17.00 i premi di Giorgia, per le migliori fotografie e prima tutti gli altri 🙂
Correte da Ambra– e iniziate a pensare!
ciao

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