E’ stato un emmetichallenge un po’ anomalo, per la sottoscritta, costretta a stare lontana dal pc a causa di una brutta labirintite da stress. I pochi commenti che ho lasciato, erano un delirio di errori di battitura, senza contare le conseguenze legate al dovermi fissare troppo sulla tastiera. Ci ha pensato Daniela, a sobbarcarsi tutto il lavoro, ma anche se la sostanza non cambia, resta il dispiacere per non esserci stata. E così, provo a rifarmi con i premi, che sono un po’ diversi dal solito, perchè ci terrei a commentarvi tutti, almeno qui sopra, anche se a gara finita: quindi, i soliti “due tempi”, con una prima parte tutta dedicata ad una panoramica dei vostri piatti ed una seconda con i Premi speciali, quelli con le foto e gli “ale-te-possino” incorporati. Alle 17.00 i premi 30 mm (e non perdeteveli, perchè in questa tornata Giorgia è stata prodiga di encomi) e alle 21.00 il vincitore, in contemporanea da Annamaria e da noi. Quando si dice “giornata piena….”
Quelli che… son compulsivi
Diciamocelo: giocare la carta del piatto della memoria ha i suoi rischi. E stavolta li abbiamo corsi tutti: perchè accanto ai ricordi teneri e commossi, sono emersi anche episodi non proprio edificanti, che parlano di brodaglie maleodoranti con piselli simili a piombetti verdi che bisognava comunque mandar giù, pena castighi. Per queste amiche (Rosaria, Stella Ale only kitchen, Cle, Claudia il nostro apprezzamento è doppio perchè doppia è stata la fatica con cui hanno affrontato la sfida, aguzzando l’ingegno per ammortizzare le obiezioni del gusto: anzi, vista la qualità dei piatti proposti, ci vebberre quasi da augurarci altri moti di repulsione per le volte a venire….
Abbiamo visto risi che hanno cambiato colore, dal bianco al rosa al trasudeciucc
ora ingannevoli
ora finger food
oppure in calici Napoleon, raffinati e di gran classe
che son finiti nelle crepes,
nei lumaconi
addirittura nelle pagnotte
o trasformati in crema cipollina
e per fortuna che è scaduto il tempo, perchè chissà dove ci avreste portato….
Saranno i postumi del Royal Wedding, ma le corone non mancano: ripiene di involtini di pollo, con gamberi, a scrigno con sorpresa, e pazienza se una è rimasta senza principe – e poi gli intrecci, i fascioni, le torrette, i cuori, a righe- che intanto i pois già ci sono-, gli aspic, i fiori di crepes, le piramidi e i cubi, i cilindri, i parallelepipedi, le sfere, i cerchi e i quadrati, in una specie di ripasso di tutte le figure della geometria, in una gara dove l’unico limite alla creatività delle forme è dato dal rispetto per le sostanze: chi ha coniato l’ideale del bello e del buono, aveva già in mente questi concorrenti…
Fabiana, ovviamente, ma stavolta è in buona compagnia, con Kika e Cristina, Annalu ed Eli, Manu e Stefania che si lanciano in una sfida all’ultima follia: nel loro pianeta i piselli si sgranano per il gusto di rimetterli dentro il bacello, per esempio, oppure per ricrearne di altri, in scala, neanche a dirlo tutti uguali, oppure per far da sostegno a due tronchi di piramide o, peggio ancora, per diventare i numeri di tre dadi. I fiori sono fatti di pastella per le crepes, le nuvole son di farina di riso, le case son fatte di mattonelle a righe e di comignoli a strati Il tutto fatto con una perfezione che va oltre ogni umana capacità, tanto che stiamo pensando di tesserarle come straniere, per le prossime gare…
Il regolamento parlava chiaro: sul riso, si può derogare. Il tempo di scriverlo ed ecco arrivare una sfilza di ricette con altri cereali- con il cous cous, con il farro, con l’orzo perlato, i fagioli e la pancetta, con il miglio, con la quinoa, in versione tortino e in versione polpetta e infine con i cereali misti:tante soluzioni per rivisitare i risi e bisi e renderli accessibili a tutti, in qualsiasi stagione e a qualsiasi latitudine. Non avremmo potuto chiedere di più…
L’avevo buttata lì- ma mi sembrava impossibile: una versione dolce dei risi e bisi, naaaaaaaahhhhh… e invece, non solo mi sbagliavo, ma pure di grosso, visti i capolavori che sono usciti dalle mani di chi ha raccolto il guanto della sfida, trasformando un risotto in tre creazioni che non sfigurerebbero nelle vetrine dei pasticceri:sono i dolci di alessandro, anna, loredana a cui va il merito di averci assicurato un giro del mondo, dalle influenze francesi di una mousse di piselli alla dolcezza tutta nipponica dei mame goahn, passando per un’ispirazione made in U.S.A. che ci hanno strabiliato, ancor prima che stupito.
Spero di aver menzionato tutti: ho controllato e ricontrollato- ma se avessi dovuto lasciare qualcuno da parte, non avete che da ricordarmelo e correrò ai ripari. Ci sentiamo a mezzogiorno, per i “premi” ad hoc
Acquaviva: qui sopra, basta la parola. What else?
Cle: tocca a lei aprire la sfida, il giorno in cui blogger va in tilt. e lo fa con un post che è, anzitutto, una dimostrazione di stoicismo. Perchè a lei, riso e piselli, proprio, non va giù. La soccorre l’ingegno, che stavolta la porta in Giappone, con una versione tutta particolare degli onigiri, di cui ci svela un segreto: per dare una forma perfettamente triangolare ai nostri “bocconcini”, basta usare la vaschetta degli yogurt con mix. Da allora, i cervelli creativi della famosa marca di yogurt sono riuniti in assemblea, alla ricerca di una rima ad effetto, perchè “fate l’amore con l’onigiri” proprio non va. mentre gli economisti stanno coniando l’espressione Cle effect, per spiegare il misterioso ed improvviso fenomeno che si è verificato di fronte alla fabbrica delle vaschette….
Stella: altro trauma da risi e bisi, altro giro del mondo per superarlo: questa volta, andiamo niente meno che al mitico Pier 39, a San Francisco, a mangiarci una italianissima versione delle chowder bread bawls, le famose zuppe servite dentro piccole pagnotte. Commosse da cotanta bontà e intenerite da cotanto sforzo, non possiamo che premiare Stella con il pezzo forte della collezione reale,perchè vabbè che il pane è sempre buono, ma per certi capolavori, ci vuole qualcosa di più…
Premio : Celo- Manca
E l’ultimo premio, me lo dò da sola: perchè son due giorni che sto attaccata al pc e ho piselli che mi escono dalle orecchie, per stare su un’ardita metafora. Mi ci vuole un po’ di riposo, mi sa…
Quando si dice rest in peas….:-)
alle 17.00 con i Premi 30 mm (di dimensione artistica)