Diciamocelo: giocare la carta del piatto della memoria ha i suoi rischi. E stavolta li abbiamo corsi tutti: perchè accanto ai ricordi teneri e commossi, sono emersi anche episodi non proprio edificanti, che parlano di brodaglie maleodoranti con piselli simili a piombetti verdi che bisognava comunque mandar giù, pena castighi. Per queste amiche (Rosaria, Stella Ale only kitchen, Cle, Claudia il nostro apprezzamento è doppio perchè doppia è stata la fatica con cui hanno affrontato la sfida, aguzzando l’ingegno per ammortizzare le obiezioni del gusto: anzi, vista la qualità dei piatti proposti, ci vebberre quasi da augurarci altri moti di repulsione per le volte a venire….
Abbiamo visto risi che hanno cambiato colore, dal bianco al rosa al trasudeciucc
ora ingannevoli
ora finger food
oppure in calici Napoleon, raffinati e di gran classe
che son finiti nelle crepes,
nei lumaconi
addirittura nelle pagnotte
o trasformati in crema cipollina
e per fortuna che è scaduto il tempo, perchè chissà dove ci avreste portato….
Saranno i postumi del Royal Wedding, ma le corone non mancano: ripiene di involtini di pollo, congamberi, a scrigno con sorpresa, e pazienza se una è rimasta senza principe – e poi gli intrecci, ifascioni, le torrette, i cuori, a righe- che intanto i pois già ci sono-, gli aspic, i fiori di crepes, lepiramidi e i cubi, i cilindri, i parallelepipedi, le sfere, i cerchi e i quadrati, in una specie di ripasso di tutte le figure della geometria, in una gara dove l’unico limite alla creatività delle forme è dato dal rispetto per le sostanze: chi ha coniato l’ideale del bello e del buono, aveva già in mente questi concorrenti…
Fabiana, ovviamente, ma stavolta è in buona compagnia, con Kika e Cristina, Annalu ed Eli, Manu eStefania che si lanciano in una sfida all’ultima follia: nel loro pianeta i piselli si sgranano per il gusto di rimetterli dentro il bacello, per esempio, oppure per ricrearne di altri, in scala, neanche a dirlo tutti uguali, oppure per far da sostegno a due tronchi di piramide o, peggio ancora, per diventare inumeri di tre dadi. I fiori sono fatti di pastella per le crepes, le nuvole son di farina di riso, le case son fatte di mattonelle a righe e di comignoli a strati Il tutto fatto con una perfezione che va oltre ogni umana capacità, tanto che stiamo pensando di tesserarle come straniere, per le prossime gare…
Il regolamento parlava chiaro: sul riso, si può derogare. Il tempo di scriverlo ed ecco arrivare una sfilza di ricette con altri cereali- con il cous cous, con il farro, con l’orzo perlato, i fagioli e la pancetta, con il miglio, con la quinoa, in versione tortino e in versione polpetta e infine con i cereali misti:tante soluzioni per rivisitare i risi e bisi e renderli accessibili a tutti, in qualsiasi stagione e a qualsiasi latitudine. Non avremmo potuto chiedere di più…
L’avevo buttata lì- ma mi sembrava impossibile: una versione dolce dei risi e bisi, naaaaaaaahhhhh… e invece, non solo mi sbagliavo, ma pure di grosso, visti i capolavori che sono usciti dalle mani di chi ha raccolto il guanto della sfida, trasformando un risotto in tre creazioni che non sfigurerebbero nelle vetrine dei pasticceri:sono i dolci di alessandro, anna, loredana a cui va il merito di averci assicurato un giro del mondo, dalle influenze francesi di una mousse di piselli alla dolcezza tutta nipponica dei mame goahn, passando per un’ispirazione made in U.S.A. che ci hanno strabiliato, ancor prima che stupito.
Spero di aver menzionato tutti: ho controllato e ricontrollato- ma se avessi dovuto lasciare qualcuno da parte, non avete che da ricordarmelo e correrò ai ripari. Ci sentiamo a mezzogiorno, per i “premi” ad hoc
ciao
ale