E’ anche l’mtc dei ringraziamenti che mai come questa volta partono dal cuore: a Tery, prima di tutto, che ci ha regalato un post da incorniciare e un’esperienza da ricordare per sempre. Fino a due mesi fa, non conoscevamo il suo blog: oggi, non solo lo frequentiamo con regolarità, ma abbiamo anche scoperto una persona meravigliosa, genuina e
spontanea, che coniuga una rara bravura ai fornelli con una grande, grandissima umiltà.
Il secondo grazie e, come sempre, a tutti i partecipanti, per le solite cose più una- e cioè il calore e il conforto da cui sono stata sommersa, in questa sfida che ha attraversato uno dei mesi più difficili della mia vita: la pazienza, l’affetto, la gentilezza d’animo che non avete mai mancato di dimostrarmi, ad ogni occasione, è qualcosa che resterà per empre- in questo MTC e anche oltre.
E ora, tutti dall’Araba, a festeggiare!
Ci rivediamo Mercoledì 5 Aprile, con la nuova ricetta!
MTC n. 8: la ricetta che ha vinto è….
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Al solito, le motivazioni da Tery, lo champagne da Stefania e a noi le ultime riflessioni, prima di ripartire con il prossimo turno, fra pochi giorni.
Come dicevamo qualche post fa, non diremmo più che è stato l’mtc dei record (lo è stato) e neppure quello con il maggior numero di partecipanti (lo è stato) e neppure quello con la ricetta che poteva creare più difficoltà (è stato pure questo). Ci limitiamo a dire che è stata la sfida in cui, complessivamente, avete osato di più. Tutti, nessuno escluso: c’era chi non si era mai cimentato con i lievitati, chi lo aveva fatto e aveva detto “mai più”, chi non voleva staccarsi dalla ricetta collaudata, chi non aveva l’impastatrice, chi aveva l’intolleranza. Tantìè che, sul momento, un po’ di sconforto aveva preso anche noi. Ma siccome avete inventiva, entusiasmo e spirito positivio da vendere, è bastato poco per capire che una ricetta come quella di Tery non poteva essere ignorata. I risultati sono tutti qui e potete rendervi conto da soli quanto sia stato difficile giudicare, anche questa volta: neanche a dirlo, una decisione presa con fatica e quasi all’ultimo, il che, come diciamo sempre, non svilisce i meriti del vincitore, ma semmai li esalta, vista la grande qualità della concorrenza.
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