Premio: col coniglio in salmì, cosa ci racconti? 🙂
La Forbidden Apple Pie di Stefania: A forza di non vincere, le si sono alzati i trigliceridi e il colesterolo. Ma secondo voi, lei è una che molla? Maccertocheno, che domande: e quindi, non solo fa una bella Apple Pie, ma la fa nel modo più godurioso, voluttuoso, stragoloso che esista. E mette le mele su un letto di toffee, con buona pace delle dentiere di tutto il mondo. Se ha vinto, non si sa: ma di sicuro, questa è la prima delle apple pie che preparo, vista l’insana passione della sottoscritta per il caramello. E or mi sovviene… che sia stato un tentativo di corruzione della giuria? Nel caso, abbiamo gradito
Premio: o Toffi, toffi, toffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
La Simil Strudel Apple Pie di Manu: gioca in casa, la ragazza della Val di Non, e non si lascia certo scappare l’occasione: un’apple pie che ricorda lo strudel, con una riduzione di burro nell’impasto e una chicca nell’esecuzione da far venire l’acquolina in bocca già solo a leggerla, così. Suo marito va in confusione e le chiede se ha cambiato ricetta, noi andiamo in tilt sin dalla descrizione delle mele, mentre nelle nostre menti si affollano ricordi di vacanze sulle dolomiti, con gli strudel comprati ( e mangiati) a metri. La presentazione finale, con la crema pasticcera e le fettine di mela caramellate è la pugnalata finale, da cui non ci riprenderemo fino alla prossima neve.
Premio: Madonna di Campiglio, accoglici tu!!I Mini pasticci di Mele e Patè di Acquolina: patè di foie gras, mele e un pizzico di fava tonka, in formato mignon- e subito vengono in mente le prossime feste, quelle importanti, con una flut di champagne in una mano e uno di questi scrigni di bontà nell’altra. Siccome aveva male a una spalla ed era solo a mezzo servizio, ha fatto anche la versione dolce, lasciandoci tutti con un interrogativo lancinante: cosa sarebbe venuto fuori, in condizioni perfette?
Premio: Ti rivogliamo in formissima (e non solo per l’MTC)
L’Apple Pie in Tazza di tè di Debora: Problema: dovete partecipare ad una sfida che ha per tema una torta alle mele ma vostro marito, di dolci così, non vuole sentirne parlare? Cosa fare?
a. divorzio
b. baro spudoratamente, usando pere al posto di mele, che tanto è il contest di MT, mica una roba seria
c. mi invento l’Apple Cup Pie
Se avete scelto la soluzione c., siete come la Debora: inventiva, sense of humor e gusto della sfida. E poi ci chede se la squalifichiamo…
Premio: ma tutta la vita, una come te!
L’Apple Pie di Zio Aldo di Maria Rosaria: partecipa per la prima volta e lo fa con la ricetta di famiglia, scovata nel ricettario dello zio pasticcere: il che, come biglietto da visita, qui sopra basta e avanza. In più, insieme alla ricetta, ci racconta un po’ di storie che sanno di casa, con la zia Immacolata, altra grandissima cuoca e la torta di mele sul bancone della pasticceria, profumata e sontuosa, in un post che ci piace e un po’ ci commuove.
Premio: ci adotti?
La Sweet & Sour Young Boar Apple Pie di Licia Riafferma prepotente la sua identità di cuoca borderline sin dal titolo della ricetta, quell’agrodolce che altrove sa di Piemonte, dalla Licia sa di “a noi che ci piace vivere pericolosamente – e in cucina ancora di più”. Ne sa qualcosa il povero cinghiale che è sconfinato nella linea sbagliata, la sera in cui la filosofa di Menturistico stava meditando sul ripieno dell’Apple Pie, consegnando ai posteri (del cinghiale) i suoi posteriori (sempre del cinghiale). Ne è uscita fuori una roba sublime, su cui lo scultore sta già lavorando per farne una sorta di insegna all’ingresso del meleto a km 13, con funzione blandamente dissuasiva per la popolazione suina dei dintorni. La Licia, nel frattempo, si studia un sillogismo ad hoc, perchè, sia chiaro, con le buone maniere si ottiene tutto, ma con una buona carabina si fa prima.
Premio: tanto va il cinghiale al melo…
La Apple Pie Salad Cuba Style di Deborah: è la nuora di Madame Tre limoni- e infatti, aveva Due mele e ha fatto questo cestino qui, che sembra uscito da una pasticceria, anzichè da una cena improvvisata con gli amici. Se fossero parenti strette, potremmo dire che buon sangue non mente: ma qui, fra suocera e nuora, l’affinità è un’altra- e passa tutta attraverso l’anello di congiunzione della parentela. Vuoi vedere che siam qui ad elogiare le persone sbagliate e i meriti son tutti di Filippo?
Premio: di figli liberi, ne son rimasti ancora?
La Ginger Curd Apple Pie di Valeria: ripresosi dal mancamento per la Pie della Diana, il marito è ricaduto nello stesso stato di tranche dopo aver visto questa ricetta. Se è rimasto a casa, però, non è solo perchè Treviso è più lontana di Bordighera, ma perchè, una volta arrivato a destinazione, si sarebbe tuffato nella jota e nelle sarde in saor e nella trippa di Giorgio, decretando alla fine il vincitore sbagliato. In ogni caso, Valeria si conferma ancora una volta una cuoca stellare, la cui eccezionalità è seconda solo alla sua modestia: i fuochi d’artificio non fanno per lei, che è fatta per pedalare in salita, con lo sguardo a terra. Ma noi siamo quelli ai bordi della strada, che la incitano e la spronano, perchè quando uno è bravo davvero si merita di tutto e di più. E lei lo è, sul serio.
Premio: Corso di Autostima dell’Etoile
L’Apple Pie di Mary Pie & la Dates and Nuts di Mapi: “vogliamo il blog della mapi- vogliamo il blog della mapi” è stato lo slogan che ha scandito questi ultimi mesi di vita dell’allegra brigata di FB. Ma lei, no, niente, nessuna soddisfazione. Salvo poi cambiare idea all’improvviso e, dall’oggi al domani, partorire l’Apple Pie di Mary Pie, chiamato niente meno come la sua prima creazione per questa sfida. A Genova dicono ” che zuena svelta ch’a l’è meae noea, a s’è spusaa vei e ancoe ha g’a sà na figieua- che ragazza svelta che è mia nuora, si è sposata ieri e oggi ha già una figliola”. Ecco, diciamo che per la Mapi vale la stessa cosa, nel senso che in una notte i rapporti di parentela fra zii e nipotini si sono moltiplicati. E, sulla scia di cotanto entusiasmo, ha prodotto non una ma due ricette per la sfida, confermando il trend inaugurato la volta scorsa, col lato A, morbidoso, e il lato B, più intrigante. La volta scorsa era lo zebrato, oggi ci sono le atmosfere da mille e una notte, a rendere il tutto più seducente e pazienza, se mancava la fava tonka: sarà per la prossima volta…
Premio speciale della parte bianconera della giuria: le mille e una zebra
L’Apple Pie Canado Alsacienne di Giorgia: una francese e un italiano che si sono incontrati a Londra, hanno vissuto a Parigi e ora sono a Montreal non possono che produrre una torta canado-alsaziana, vi pare? A noi son stati subito simpatici, non foss’altro per il pendent con la Cialtrona che tiene fidanzato francese e valigia in mano. In più, concludono con una meditazione sull’emmetichallenge, che viene definito, più che una sfida, un bel divertimento. Di che altro c’è bisogno, per accoglierli a pieno titolo in questa banda di matti?
Premio: cittadinanza di MT ad honorem
La Pink Apple Pie di Alem I fazzoletti che ho consumato quando ho letto questo post le resteranno sulla coscienza, a questa mamma che cucina , le cui avventure sono ormai diventate un altro degli appuntamenti imperdibili delle nostre giornate. Da 15 settimane e 4 giorni, ci aggiungiamo un’altra attesa, che seguiamo con la stessa trepidazione che abbiamo riservato alle nostre amiche- e con lo stesso augurio, da madri felici di 4 figlie in due. Il Pink della ricetta nasce da una nobile iniziativa , ma a noi piace leggerci qualcosa di più, per la quale facciamo un tifo spudorato
Premio: speriamo che sia femmina
La Apple Pie and Blueberry di Lenny: sia chiaro. Quando la Lenny dice che “lo fa normale”, non bisogna crederle, per niente: zucche lunghe, amaranti, talli di zucchine, bacelli di fave e tutto quanto fa “ingrediente introvabile o sconoscouto” da lei transita con la stessa regolarità con cui a casa mia “se famo du spaghi”. Ma d’altronde, è della Lenny che stiamo parlando e ormai ci siamo abituati. E quindi, vi lascio immaginare la reazione quando abbiamo letto che ci avrebbe sfidato con una Apple Pie ai mirtilli. Ci è preso un colpo: “sta’ a vedere che sta male”, ci siam dette. Poi, però, abbiamo letto il post e abbiam tirato un respiro di sollievo: perchè non era ai mirtilli che aveva pensato, ma agli Huclleberries, una specie di sottofamiglia di mirtilli pieni di semi che, si affretta a precisare, non si trovano facilmente in commercio. Ma dai? Ma chi lo avrebbe mai detto? 🙂 e così, alla fine, si è dovuta arrendere anche lei, al famolo normale. E lo ha fatto al suo solito modo, che normale non è- ma se le dico di nuovo che è un genio e che io voglio vedere il suo libro nelle vetrine delle librerie di tutto il mondo mi dice che sono la solita esagerata…
Premio- in rima, per l’occasione: lo famo strano o lo famo normale/ tanto la Lenny è sempre geniale
La Speculos Apple Pie di Genny: la ragazza c’ha da fare– e, visti i risultati, non osavamo chiederle se aveva in mente anche qualcosa per noi. Ce l’aveva, naturalmente, e pure in versione doppia: la prima, è finita in frantumi, sul davanzale della finestra, a confermarle, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Genny in versione soporifera non è cosa; la seconda è quella che ci ha spedito, con gli speculos a coprire le mele, in un crumble rapido e goloso che di più non si può. Ovviamente, mi sforzo di non pensare che quella che per lei è stata una soluzione di ripiego, per me sarebbe stato il prodotto di un’elucubrazione mentale durata dei mesi e finita, probabilmente, a far compagnia alla sua camomilla- ma chissà perchè, non riesco a convincermi fino in fondo
Premio: si uccide per molto meno
L’Apple Pie al cucchiaio di Simonetta Glu.Fri. Si procura pure l’atto di nascita dell’Apple Pie, datato 1300, dopodichè si lancia in una goduria assoluta, di cremosità e profumi irresistibili. Il che conferma che l’altro mondo da dove lei scrive è un luogo geografico, ma solo fino a quando non si mette ai fornelli…
Premio: ma non si dice, l’età delle signore!!!
Le Mini- orribile Apple Cake di Molly: è ufficiale. Ovunque, si ha la zona Cesarini, ma qui all’emmetichallenge abbiamo la zona Molly: perchè come arriva in extremis lei, non ci arriva nessuno. Stavolta, poi, è arrivata così sul filo del rasoio che ormai Halloween era alle porte e tanto valeva piegare la formula dell’Apple Pie alle mostruosità che questa festa richiede. Sia chiaro: orribili lo sono nel nome, ma non certo nella preparazione e nell’accostamento degli ingredienti, che sono ancora una volta perfettamente combinati, cremina al passito compresa….
Premio: mini orrible- e nessuno scherzetto.
L’Apple Pie di Rosemarie: siete di quelli sempre in ritardo di qualche minuto, fedelissimi del quarto d’ora accademico e del “non ha suonato la sveglia”? Da oggi, la Rosy vi batte tutti: perchè lei, signori, era in ritardo di un giorno. Ma siccome guai a non partecipare alla sfida del mese, ha confezionato la sua Apple Pie in tempo record, in versione mini e maxi. Nel mentre, ha cucinato per due reggimenti , con relativi ufficiali- il tutto senza scomporsi di una virgola: perchè non basta preparare un Apple Pie, per averci l’aplomb di chi anglosassone lo è per davvero….
Premio: Ufficiale e Gentildonna
La MelApplePie di Monica– ultima degli “anche no”, ci fa la sorpresa più gradita con la sua partecipazione a questa sfida. Anche lei, è una che guarda la fruttiera e decide sul momento e fortuna ha voluto che in quel momento ci fossero delle mele, lì dentro, perchè altrimenti chissà a quale altro contest avrebbe partecipato. Ci è andata bene, e arricchiamo la nostra raccolta di Apple Pies con quest’ultima rielaborazione, in chiave festosa, quasi natalizia, con il succo di melograno che fa rosso Natale e che ci rende ancora più felici.
Premio: fruttiera fruttiera delle mie brame…