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MTC n 4- I PREMI!

by Alessandra

APPLE PIE

Siete tantissimi- e io non sono capace a portarmi avanti col lavoro e ora non so più da che parte girarmi….
Quindi, come al solito: i premi, in due o tre tranche, a seconda dell’ispirazione e delle portate del pranzo di famiglia. Il vincitore, stasera alle ventuno
Il grazie a tutti è trasversale, ovviamente…

La Luna di M(i)ele di Saretta: sulla scia di quei disgr…ops, di quei fini cantori degli Assaggi, che a suon di Buon appletito, hanno invogliato i partecipanti ad appleicarsi, Saretta è la prima a raccogliere il guanto della sfida: è proprio quando il gioco si fa duro, ci dice, che lei partorisce le peggiori assurdità. Evidentemente, siamo ancora ai giochi dell’asilo, per lei, perchè questa luna di M(i)ele è tutto fuorchè assurda e peggiore, anzi: col senno di poi, magari lo fosse stata, così almeno avrebbe dato un avvio in tono minore alla gara. Invece no: si va di fantasia, reinterpretando la forma, gli ingredienti e pure il titolo… ma solo perchè le mancava l’ispirazione, sia chiaro
Premio: Cantami, o Diva

I ClAPPLEtielli Mandorle e miele
& l’Apple Pie di mandorle e Zabaione allo sciacchetrà: neanche il tempo di riprenderti dal primo colpo, che arriva subito il secondo- e pure con uno sconfinamento nel territorio della Dani, le cui ginocchia sono cedute al solo pensiero dello zabaione allo sciacchetrà. Il ragazzo fa sul serio ed allarga la comunità dei vicini di casa reali a quelli virtuali, scassando i mar… ops, consultandosi amabilmente con due guru della blogsfera, il Nanni e lo Zio Piero, a cui mai come oggi, festività di Ognissanti, va tutta la nostra comprensione. In ogni caso, sforna due capolavori, uno meglio dell’altro e dato che ormai ci ha abituati a una meraviglia dietro l’altra, anche quando non partecipa all’MTC, dovremmo davvero iniziare a interrogarci sulla natura delle sostanze di cui lui- e non noi- ci nutriamo. Ma poi pensiamo che condivide la sua vita con una che, invece del cerchietto, c’ha l’aureola, e pure tutta tempestata etc etc e ci è tutto più chiaro
Premio: S. Gambetta, pensa anche a noi 🙂

L’Apple Crumble Pie alla Sfoglia di Farro: è la prima new entry del mese ed anche se è in vacanza da una vita il suo blog ci parla di mercati, di famiglie, di colli piacentini e di lotte contro orari, ordine e progetti mai conclusi. Quando si definisce una “casalinga imperfetta” siamo già suoi adepti da un po’, dopo il robot da cucina del secolo scorso iniziamo a chiederci com’è che non siamo ancora amiche e questa interpretazione rustica, nel senso più nobile del termine, con la farina di farro macinata a pietra, ci dà il colpo di grazia. Ci sono cose a cui è impossibile resistere- e questa è una di quelle.
Premio: Nobody’s perfect (e meno male…)

La Snow White Apfel Pie di Cristina B.: Da brava tedesca, ci svela il restroscena: per noi, figli di Walt Disney, l’Apple Pie è la torta di Nonna Papera, ma per lei, che è cresciuta sui testi originali del fratelli Grimm, questa è la torta che Biancaneve prepara a Brontolo per addolcirlo un po’. Da qui, l’apfel pie, che dà la stura ad una meraviglia di ispirazione tutta germanica: dal ripieno dello strudel fino ad una salsa alla vaniglia che lei definisce strepitosa, ma che va oltre ogni aggettivo di quel genere lì. In più, scrive mtc sulla sfoglia (e pure senza l’aiuto degli uccellini, altro che quella negriera di Biancaneve) , si offre di portarcene un pezzetto a Genova e infine parla dell’emmetichallenge come di un contest per blogghettari “in”dove ci si fa un mazzo tanto per non vincere un bel niente, ma vuoi mettere la soddisfazione?
Premio: quante volte te lo abbiamo detto, che noi ti adoriamo?
Premio bis: più che “in”, tutti “out”- of the head, ovviamente, anzi no: Von Kopf 🙂

La English Apple Pie di Gloria
: se mai c’era un modo per intenerire una delle giurate, questo era parlare dell’Apple Pie con la Custard calda. Che io ho mangiato rigorosamente “di busta”, robe che neanche nei sogni più erotici della Benedetta Parodi, ma that’s all England e, come sapete, qui ci piace così. Quindi, una rivisitazione all’inglese di un classico (furto) americano ci voleva, eccome. Ancor più e ancora meglio in questa versione, dove ad una custard rigorosamente home maid si aggiunge una gelèe alla cannella, in un gioco di profumi e consistenze assolutamente irresistibile che neanche nei sogni più erotici di tutto il popolo inglese, Buckingham Palace included…
Premio: se ne potrebbe mica avere un’altra fetta?

La Apple Pie nello scrigno di Simonetta Cosa si può dire, di questa donna, che già non sia stato detto? Madame “Avevo tre limoni” ci stupisce anche questa volta, con un vero gioiello di pasticceria, che non a caso finisce in uno scrigno. Il tutto, sia chiaro, con la disinvoltura di sempre, tre righe per descrivere quello che noi avremmo fatto in tre giorni, dopo uno studio di tre settimane, ma tant’è: ormai la conosciamo e ce la teniamo così!
Premio: grazie di esistere

La Apple Pie Strudelosa di Francesca
: fa un dolce essenziale, con una base senza zucchero ed un ripieno basico, tutto volto ad esaltare il sapore delle mele, senza distrazioni. A queste, ci pensa lei, con la sua mente che vaga a New York e a Times Square e a tutto quanto fa la città che le ha toccato il cuore. Il risultato è un post spettacolare, con delle foto originali e bellissime, degno contorno alla sua rivisitazione dell’Apple Pie. Visto che dice che partecipato di nuovo all’MTC, perchè le avevamo assegnato il premio “dai, gioca ancora con noi”, secondo voi cosa si becca, questa volta?
Premio: Dai, gioca ancora con noi – due

La Stuffed Swan Apple Pie di Ginestra: gioca all’mtc e, contemporaneamente, si candida alla Presidenza del Club del “C’era una volta un fegato”, circolo esclusivo destinato alle madri di adolescenti inquieti e creativi, quelli che si sono già lavati ieri, che se annuiscono è perchè stanno andando a tempo con la musica sparata in cuffia, che ti accorgi che respirano solo quando sbuffano etc etc. L’unica differenza è che noi altre, di fronte a questi “segni di crescita autonoma”, riusciamo al massimo a sfornare una bistecca alla griglia, impegnate come siamo a goderci al massimo le gioie della maternità. Lei, invece, fa un cigno in uno stagno, tutto circondato da roselline che profumano di mele e di zibibbo… meno male che c’è Scalpo Ostinato, a ricordarci che ogni tanto, un po’ di giustizia a questo mondo c’è!
Premio: fatti toccare, quando ti incontro

La Apple Pie di Laurie Evans dEli/Fla: e qui, tenetevi forte, perchè il primo blog che teniamo virtualmente a battesimo, noi & gli assaggi, è quello della Eli/Fla, che dopo essersi cimentata alla grande con l’Apple Pie di Laurie Evans, preparandone una uguale a quella della copertina del suo libro, rompe gi indugi e ci rende orgogliosi zii del primo nipotino. Che, come tutti i primi nati che si rispettino, si becca i nomi di tutta la famiglia, fino alla settima generazione, che maniman il pro pro zio si offende. E così, invece di battezzarlo con qualcosa di normale, lo chiama “cuocicucidici”- e ci fa bene che non abbia altri hobbies, che sennò non finivamo più. Ma d’altronde, da una che ancora non ha deciso che nome scegliere per lei stessa, cos’altro ci si poteva aspettare???
Premio: trentatretrentinisopralapanca- e benvenuta da tutto l’MTC!!!La Pie di Confit d’anatra alla frutta e miele d’acacia di Diana– ovvero, la conferma che non sappiamo cucinare. Mio marito ha avuto un mancamento, quando ha letto la ricetta- dopodichè avrebbe voluto avviare le pratiche per il divorzio. Ancora una volta, raffinatezza, orginalità, maestria, con un aiutino d’oltralpe che a noi che vediamo lungo fa presagire grandi cose- di quelle da acquolina in bocca. Roba da “attenti a quelle due”, per intenderci….
Premio: checherz les femmes
L’Apple Pie con la Fava Tonka di Giulia: la Rossa più famosa del web fa outing e ci dice ce è una fava tonka addicted. Pare che la metta dappertutto e anzi si sta già preoccupando per quando avrà finito la dose, non sapendo a quale pusher rivolgersi. Facciamo nostro il suo grido di dolore, e giriamo la richiesta anche qui, per cui se qualcuno conosce un coltivatore di fava tonka è pregato di mettersi in contatto con noi etc etc: in cambio, vi promettiamo questa ricetta che, neanche a dirlo, è un altro spettacolo. D’altronde, ha fatto a modo suo: potevamo avere dei dubbi, sulla riuscita?
Premio (propiziatorio): Tonka- TonkaI Cestini al Cacao ripieni di Mela di Marzia & C. Sono tre e si nascondono sotto tre tavolette di cioccolato- bianco, fondente e al latte- e sono un altro nuovo ingresso all’MTC. Fedeli al loro nome, inseriscono il cioccolato nella frolla e trasformano la pie in tanti piccoli cestini profumati, con le mele, i pinoli, la cannella e, a chiudere, una crema pasticcera ricca e profumata alla vaniglia. Insomma, cosa volere di più?
Premio: non ci facciamo mancare niente…Le Apple Pies Ciccio Versus Poldo di Acquaviva: lei è una di quelle che non solo non deludono mai, ma che anzi sorprendono sempre e questa volta non fa eccezione. Pensiamo tutti a Nonna Papera? Ed ecco che Acquaviva tira in ballo Ciccio, il vero ingrediente segreto della cucina della Mitica Nonna, quello sempre affamato, sempre pronto ad assaggiare, quello che, a ben guardare, dovrebbe far parte del kit di sopravvivenza per qualsiasi food blogger che si rispetti, alla faccia delle monoporzioni e dei congelatori stracolmi. E siccome la Acquaviva è una precisa, a Ciccio corrisponde Poldo che, dello stereotipo del goloso, rappresenta il lato salato, lo stesso verso cui lei ha un debole. E quindi, ispirate dalle rotondità del signor Sbaffini, vengono sofrnate due riproposizioni del panino con la polpetta da una parte e degli spinaci in lattina dall’altra, rigorosamente en croute. A coronare il tutto, la chicca delle chicche. A Hay-on-Waye, il regno dei libri dove Acquaviva è stata qualche mese fa, è incappata nel caccavellaro vintage e ha scovato due stampi da apple pie d’annata che ci mostra orgogliosa a fondo post, causandoci un travaso di bile da paura, di quelli che “non bastavano i libri, pure i mould”…
Premio: certa gggente, c’ha tutte le fortune…

La Salmon Apple Pie con salsa leggera alla Vodka di Greta
: è l’unica ricetta che abbina il pesce alla mela e, più la leggiamo, più ci chiediamo come abbiamo fatto a non pensarci. fino ad oggi Perchè l’accoppiata è vincente e la salsa alla vodka che lega i due sapori lo è ancora di più. Il tutto, sia chiaro, grazie al tempismo del marito della Greta che, di fronte agli ingredienti della classica pie al maiale, ha deciso di mettersi a dieta, mandando in vacca ogni buon proposito legato alla tradizione. Un altro si sarebbe messo a piangere, ma il Greta’s Corner è solo un titolo: all’angolo, lei, non ce la mette nessuno….
Premio: io mi fumo l’erba life

L’Apple Pie di Nonna Papera di Stefy
: da torta-di-mele-addicted qual è, è rimasta folgorata dall’Apple Pie che ha riprodotto in forme orginali, con tanto di dedica a Nonna Papera inclusa. Dopo aver sbavato..ops, dopo aver visto la foto della sua creazione, non stentiamo a crederlo ed anzi, se siete fra quelli che riescono a dominare i propri istinti, vi invitiamo a fare un giro da lei- e poi vediamo se non tornate qui a dirci che avevamo ragione…
Premio: c’era una volta il colesterolo…

La Maial Apple Pie di K@tia: a noi, la K@tia, è una che sta simpatica. E dopo questo post, lo è ancora di più. Intanto, perchè diteci voi come si fa a restar seri di fronte a una che battezza la sua torta “maial apple pie”; poi perchè ha un modo di raccontare e di lavorare pratico, concreto, senza tanti fronzoli o divismi da puzza sotto il naso; e poi perchè è diretta, sincera, fresca, pulita e cucina allo stesso modo: divertente, creativo e di sostanza. Ce ne fossero, di persone così…
Premio: Maremma Maialeppolpai

La Traditional Apple Pie di Cranberry: cosa dicevamo prima, di Nonna Papera e Ciccio? loro si chiamano Cranberry e Blueberry, ma sono un’artista, che sta in cucina, e un cuoco, che fa da cavia. La loro Apple Pie è tradiscional quanto può esserlo quella di una persona creativa- e difatti, a dispetto del titolo, qualche affondo estroso c’è. Ma è la presentazione, quella che ci fa restare a bocca aperta: perchè ha realizzato quello che a qualcuno di noi era venuto in mente, ma che, per ovvie ragioni, non potevamo mettere in pratica, visto che chi vince non partecipa: la versione informatica della Apple Pie, con tanto di morso e di mouse a togliere ogni dubbio. Se la vede Steve Jobs, ce la ruba
Premio: Siate curiosi, Siate folli (dal “credo” del Presidente della Apple)

L’Apple Pie nel bicchiere di Aurora: new entry in ansia da prestazione che, come spesso accade, non ha nulla, ma proprio nulla per non poter partecipare all’MTC. Qui i requisiti essenziali sono una vena di follia e una buona dose di sense of humor ed Aurora li ha entrambi e in grande quantità: la sua descrizione della Milano da Bere, con gli schiavi del finger food – la nostra vita è tutta un bicchierino, un cucchiaio, una fochettina e un portawasabi- è da antologia, oltre che il preludio ad una dichiarazione di amore eterno.
Premio: ma il porta wasabi, com’ è fatto???

La Walnut & Mascarpone Apple Pie di Arianna: un’altra new entry, un’altra che ci piace. Poche parole, ingredienti giusti, per una apple ppie che buca lo schermo e dice mangiami, con un ripieno morbido di mele cotte nel miele, rum e mascarpone. Come si fa a resistere, ce lo spiegate???
Premio: la dieta, domani

L’Apple Pie da Favola della Roby: Roberta è uno degli incontri per cui “comunque, ne valeva la pena”: il suo animo gentile, il suo garbo, la sua raffinatezza hanno reso l’appuntamento con il suo blog qualcosa di assolutamente irrinunciabile, una riconciliazione quotidiana con la vita e con il mondo. Meglio ancora se è il Mondo di Bosco di Rovo, che questa volta è lo sfondo da cornice all’Apple Pie e che a noi, che abbiamo figli cresciuti con le favole di Miss Potter, va dritto al cuore.
Premio: col coniglio in salmì, cosa ci racconti? 🙂

La Forbidden Apple Pie di Stefania
: A forza di non vincere, le si sono alzati i trigliceridi e il colesterolo. Ma secondo voi, lei è una che molla? Maccertocheno, che domande: e quindi, non solo fa una bella Apple Pie, ma la fa nel modo più godurioso, voluttuoso, stragoloso che esista. E mette le mele su un letto di toffee, con buona pace delle dentiere di tutto il mondo. Se ha vinto, non si sa: ma di sicuro, questa è la prima delle apple pie che preparo, vista l’insana passione della sottoscritta per il caramello. E or mi sovviene… che sia stato un tentativo di corruzione della giuria? Nel caso, abbiamo gradito
Premio: o Toffi, toffi, toffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

La Simil Strudel Apple Pie di Manu
: gioca in casa, la ragazza della Val di Non, e non si lascia certo scappare l’occasione: un’apple pie che ricorda lo strudel, con una riduzione di burro nell’impasto e una chicca nell’esecuzione da far venire l’acquolina in bocca già solo a leggerla, così. Suo marito va in confusione e le chiede se ha cambiato ricetta, noi andiamo in tilt sin dalla descrizione delle mele, mentre nelle nostre menti si affollano ricordi di vacanze sulle dolomiti, con gli strudel comprati ( e mangiati) a metri. La presentazione finale, con la crema pasticcera e le fettine di mela caramellate è la pugnalata finale, da cui non ci riprenderemo fino alla prossima neve.
Premio: Madonna di Campiglio, accoglici tu!!I Mini pasticci di Mele e Patè di Acquolina: patè di foie gras, mele e un pizzico di fava tonka, in formato mignon- e subito vengono in mente le prossime feste, quelle importanti, con una flut di champagne in una mano e uno di questi scrigni di bontà nell’altra. Siccome aveva male a una spalla ed era solo a mezzo servizio, ha fatto anche la versione dolce, lasciandoci tutti con un interrogativo lancinante: cosa sarebbe venuto fuori, in condizioni perfette?
Premio: Ti rivogliamo in formissima (e non solo per l’MTC)

L’Apple Pie in Tazza di tè di Debora: Problema: dovete partecipare ad una sfida che ha per tema una torta alle mele ma vostro marito, di dolci così, non vuole sentirne parlare? Cosa fare?
a. divorzio
b. baro spudoratamente, usando pere al posto di mele, che tanto è il contest di MT, mica una roba seria
c. mi invento l’Apple Cup Pie
Se avete scelto la soluzione c., siete come la Debora: inventiva, sense of humor e gusto della sfida. E poi ci chede se la squalifichiamo…
Premio: ma tutta la vita, una come te!

L’Apple Pie di Zio Aldo di Maria Rosaria
: partecipa per la prima volta e lo fa con la ricetta di famiglia, scovata nel ricettario dello zio pasticcere: il che, come biglietto da visita, qui sopra basta e avanza. In più, insieme alla ricetta, ci racconta un po’ di storie che sanno di casa, con la zia Immacolata, altra grandissima cuoca e la torta di mele sul bancone della pasticceria, profumata e sontuosa, in un post che ci piace e un po’ ci commuove.
Premio: ci adotti?

La Sweet & Sour Young Boar Apple Pie di Licia Riafferma prepotente la sua identità di cuoca borderline sin dal titolo della ricetta, quell’agrodolce che altrove sa di Piemonte, dalla Licia sa di “a noi che ci piace vivere pericolosamente – e in cucina ancora di più”. Ne sa qualcosa il povero cinghiale che è sconfinato nella linea sbagliata, la sera in cui la filosofa di Menturistico stava meditando sul ripieno dell’Apple Pie, consegnando ai posteri (del cinghiale) i suoi posteriori (sempre del cinghiale). Ne è uscita fuori una roba sublime, su cui lo scultore sta già lavorando per farne una sorta di insegna all’ingresso del meleto a km 13, con funzione blandamente dissuasiva per la popolazione suina dei dintorni. La Licia, nel frattempo, si studia un sillogismo ad hoc, perchè, sia chiaro, con le buone maniere si ottiene tutto, ma con una buona carabina si fa prima.
Premio: tanto va il cinghiale al melo…

La Apple Pie Salad Cuba Style di Deborah: è la nuora di Madame Tre limoni- e infatti, aveva Due mele e ha fatto questo cestino qui, che sembra uscito da una pasticceria, anzichè da una cena improvvisata con gli amici. Se fossero parenti strette, potremmo dire che buon sangue non mente: ma qui, fra suocera e nuora, l’affinità è un’altra- e passa tutta attraverso l’anello di congiunzione della parentela. Vuoi vedere che siam qui ad elogiare le persone sbagliate e i meriti son tutti di Filippo?
Premio: di figli liberi, ne son rimasti ancora?

La Ginger Curd Apple Pie di Valeria: ripresosi dal mancamento per la Pie della Diana, il marito è ricaduto nello stesso stato di tranche dopo aver visto questa ricetta. Se è rimasto a casa, però, non è solo perchè Treviso è più lontana di Bordighera, ma perchè, una volta arrivato a destinazione, si sarebbe tuffato nella jota e nelle sarde in saor e nella trippa di Giorgio, decretando alla fine il vincitore sbagliato. In ogni caso, Valeria si conferma ancora una volta una cuoca stellare, la cui eccezionalità è seconda solo alla sua modestia: i fuochi d’artificio non fanno per lei, che è fatta per pedalare in salita, con lo sguardo a terra. Ma noi siamo quelli ai bordi della strada, che la incitano e la spronano, perchè quando uno è bravo davvero si merita di tutto e di più. E lei lo è, sul serio.
Premio: Corso di Autostima dell’Etoile

L’Apple Pie di Mary Pie & la Dates and Nuts di Mapi: “vogliamo il blog della mapi- vogliamo il blog della mapi” è stato lo slogan che ha scandito questi ultimi mesi di vita dell’allegra brigata di FB. Ma lei, no, niente, nessuna soddisfazione. Salvo poi cambiare idea all’improvviso e, dall’oggi al domani, partorire l’Apple Pie di Mary Pie, chiamato niente meno come la sua prima creazione per questa sfida. A Genova dicono ” che zuena svelta ch’a l’è meae noea, a s’è spusaa vei e ancoe ha g’a sà na figieua- che ragazza svelta che è mia nuora, si è sposata ieri e oggi ha già una figliola”. Ecco, diciamo che per la Mapi vale la stessa cosa, nel senso che in una notte i rapporti di parentela fra zii e nipotini si sono moltiplicati. E, sulla scia di cotanto entusiasmo, ha prodotto non una ma due ricette per la sfida, confermando il trend inaugurato la volta scorsa, col lato A, morbidoso, e il lato B, più intrigante. La volta scorsa era lo zebrato, oggi ci sono le atmosfere da mille e una notte, a rendere il tutto più seducente e pazienza, se mancava la fava tonka: sarà per la prossima volta…
Premio speciale della parte bianconera della giuria: le mille e una zebra

L’Apple Pie Canado Alsacienne di Giorgia: una francese e un italiano che si sono incontrati a Londra, hanno vissuto a Parigi e ora sono a Montreal non possono che produrre una torta canado-alsaziana, vi pare? A noi son stati subito simpatici, non foss’altro per il pendent con la Cialtrona che tiene fidanzato francese e valigia in mano. In più, concludono con una meditazione sull’emmetichallenge, che viene definito, più che una sfida, un bel divertimento. Di che altro c’è bisogno, per accoglierli a pieno titolo in questa banda di matti?
Premio: cittadinanza di MT ad honorem

La Pink Apple Pie di Alem I fazzoletti che ho consumato quando ho letto questo post le resteranno sulla coscienza, a questa mamma che cucina , le cui avventure sono ormai diventate un altro degli appuntamenti imperdibili delle nostre giornate. Da 15 settimane e 4 giorni, ci aggiungiamo un’altra attesa, che seguiamo con la stessa trepidazione che abbiamo riservato alle nostre amiche- e con lo stesso augurio, da madri felici di 4 figlie in due. Il Pink della ricetta nasce da una nobile iniziativa , ma a noi piace leggerci qualcosa di più, per la quale facciamo un tifo spudorato
Premio: speriamo che sia femmina

La Apple Pie and Blueberry di Lenny: sia chiaro. Quando la Lenny dice che “lo fa normale”, non bisogna crederle, per niente: zucche lunghe, amaranti, talli di zucchine, bacelli di fave e tutto quanto fa “ingrediente introvabile o sconoscouto” da lei transita con la stessa regolarità con cui a casa mia “se famo du spaghi”. Ma d’altronde, è della Lenny che stiamo parlando e ormai ci siamo abituati. E quindi, vi lascio immaginare la reazione quando abbiamo letto che ci avrebbe sfidato con una Apple Pie ai mirtilli. Ci è preso un colpo: “sta’ a vedere che sta male”, ci siam dette. Poi, però, abbiamo letto il post e abbiam tirato un respiro di sollievo: perchè non era ai mirtilli che aveva pensato, ma agli Huclleberries, una specie di sottofamiglia di mirtilli pieni di semi che, si affretta a precisare, non si trovano facilmente in commercio. Ma dai? Ma chi lo avrebbe mai detto? 🙂 e così, alla fine, si è dovuta arrendere anche lei, al famolo normale. E lo ha fatto al suo solito modo, che normale non è- ma se le dico di nuovo che è un genio e che io voglio vedere il suo libro nelle vetrine delle librerie di tutto il mondo mi dice che sono la solita esagerata…
Premio- in rima, per l’occasione: lo famo strano o lo famo normale/ tanto la Lenny è sempre geniale

La Speculos Apple Pie di Genny: la ragazza c’ha da fare– e, visti i risultati, non osavamo chiederle se aveva in mente anche qualcosa per noi. Ce l’aveva, naturalmente, e pure in versione doppia: la prima, è finita in frantumi, sul davanzale della finestra, a confermarle, se mai ce ne fosse stato bisogno, che la Genny in versione soporifera non è cosa; la seconda è quella che ci ha spedito, con gli speculos a coprire le mele, in un crumble rapido e goloso che di più non si può. Ovviamente, mi sforzo di non pensare che quella che per lei è stata una soluzione di ripiego, per me sarebbe stato il prodotto di un’elucubrazione mentale durata dei mesi e finita, probabilmente, a far compagnia alla sua camomilla- ma chissà perchè, non riesco a convincermi fino in fondo
Premio: si uccide per molto meno

L’Apple Pie al cucchiaio di Simonetta Glu.Fri. Si procura pure l’atto di nascita dell’Apple Pie, datato 1300, dopodichè si lancia in una goduria assoluta, di cremosità e profumi irresistibili. Il che conferma che l’altro mondo da dove lei scrive è un luogo geografico, ma solo fino a quando non si mette ai fornelli…
Premio: ma non si dice, l’età delle signore!!!

Le Mini- orribile Apple Cake di Molly: è ufficiale. Ovunque, si ha la zona Cesarini, ma qui all’emmetichallenge abbiamo la zona Molly: perchè come arriva in extremis lei, non ci arriva nessuno. Stavolta, poi, è arrivata così sul filo del rasoio che ormai Halloween era alle porte e tanto valeva piegare la formula dell’Apple Pie alle mostruosità che questa festa richiede. Sia chiaro: orribili lo sono nel nome, ma non certo nella preparazione e nell’accostamento degli ingredienti, che sono ancora una volta perfettamente combinati, cremina al passito compresa….
Premio: mini orrible- e nessuno scherzetto.

L’Apple Pie di Rosemarie: siete di quelli sempre in ritardo di qualche minuto, fedelissimi del quarto d’ora accademico e del “non ha suonato la sveglia”? Da oggi, la Rosy vi batte tutti: perchè lei, signori, era in ritardo di un giorno. Ma siccome guai a non partecipare alla sfida del mese, ha confezionato la sua Apple Pie in tempo record, in versione mini e maxi. Nel mentre, ha cucinato per due reggimenti , con relativi ufficiali- il tutto senza scomporsi di una virgola: perchè non basta preparare un Apple Pie, per averci l’aplomb di chi anglosassone lo è per davvero….
Premio: Ufficiale e Gentildonna

La MelApplePie di Monica
– ultima degli “anche no”, ci fa la sorpresa più gradita con la sua partecipazione a questa sfida. Anche lei, è una che guarda la fruttiera e decide sul momento e fortuna ha voluto che in quel momento ci fossero delle mele, lì dentro, perchè altrimenti chissà a quale altro contest avrebbe partecipato. Ci è andata bene, e arricchiamo la nostra raccolta di Apple Pies con quest’ultima rielaborazione, in chiave festosa, quasi natalizia, con il succo di melograno che fa rosso Natale e che ci rende ancora più felici.
Premio: fruttiera fruttiera delle mie brame…

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