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A GENEROUS MEAL di CHRISTINE FLYNN

by Manuela Valentini
CHRISTINE FLYNN

Da un po’ di tempo, su Instagram, condivido le foto delle cene di casa nostra: anche se, per la maggior parte delle volte, sono una successione di piatti veloci, semplici, economici e svuotafrigo, rappresentano comunque il solo vero pasto che si consumi da noi, da quando siamo rimasti in due.

La colazione resta sempre all’italiana, leggera e semplice, il pranzo, quando non é fuori, é un velocissimo giro del tavolo e così non ci resta che la cena, per ritrovare quel sapore di casa che si mescola alle tovagliette, ai piatti, alle portate.

A queste condivisioni hanno poi risposto tante altre amiche, virtuali e non, dando vita ad una piccola rubrica che, oltre ad essere uno scrigno di idee, anche per la sottoscritta, é verace testimonianza di come siano cambiati i costumi anche per noi Italiani.
Non a caso, fino allo scorso anno, su FB, avevamo una rubrica dedicata proprio all’argomento (Keep Calm and… what’s for dinner?) basata tutta sulle riviste di cucina.

Di fronte alla crisi di contenuti che le ha colpite un po’ tutte, dopo la pandemia, abbiamo chiuso temporaneamente i battenti, con conseguente mancanza della principale fonte di ispirazione, almeno per me.
Da qui, dunque, l’acquisto di qualche libro nuovo (si, lo so, avevo detto basta…), centrato esclusivamente sulle cene-e da qui anche la decisione di condividerli con le signore di #Cook_my_books, in attesa del loro verdetto.

Ad aggiudicarsi la palma del vincitore é stato A Generous Meal, un libro che ha la sua cifra proprio nella generosità del titolo: il numero di ricette é impressionante, la cura della grafica e delle fotografie é ammirevole, la soddisfazione nel leggerlo é di quelle che non provavo da tempo.
Ci vediamo domani!


MELANZANE CROCCANTI CON VINAIGRETTE SPEZIATA

di Susy May

Anche se, la settimana scorsa, mi sono prodigata in lodi sperticate nei confronti della frutta estiva, devo confessare che il prodotto che per me più di tutti rappresenta questa stagione é la melanzana.

Credo dipenda dal fatto che, banalmente, mi piace, da qualsiasi parte la si consideri: mi piace la sua forma, mi piacciono i suoi colori, mi rallegro a vederle sui banchi dell’ortolano o nella fruttiera di casa nostra.
Mi piace cucinarle, per una versatilità senza pari: anche se non sono ancora riuscita a prepararle col cioccolato (ma lo farò, prima o poi), le ho provate in tutti i modi, con affondi in quasi tutte le cucine del mondo, capaci di aprirti la mente e il palato.

Infine, buon ultimo, mi piace mangiarle: fanno parte anche della tradizione ligure, per cui mi ricordo bambina a rubare le melanzanine ripiene, prima di pranzo e ragazzina a sfondarmi di fritto, con le dita unte e la lingua scottata.
Il resto, é una lunga storia d’amore che, sul finire di stagione si tinge di note malinconiche, le stesse degli addii sulla spiaggia ai nuovi e vecchi amici, nella preistoria dei gettoni telefonici e delle lunghe lettere scritte a mano.

Alle melanzane non telefono, tranquilli: ma ancora una ricetta, prima si salutarle, ve la regaliamo: il modo forse piú semplice, sicuramente il piú veloce, ma corredato di infinite varianti nella vinaigrette che, questa volta, sventaglia tutte le sfumature del piccante, dalla paprika dolce al peperoncino di Aleppo.
La crema di Feta é l’ideona da salvare, mentre il resto si mangia, a quattro palmenti!

📚 CRISPY EGGPLANT WITH SPICY VINAIGRETTE da A GENEROUS MEAL di Christine Flynn dagli scaffali di  #Cook_My_Books alla tavola di @coscina_di_pollo

RICETTA QUI


CONCHIGLIONI RIPIENI DI ZUCCA ALLA BÉCHAMEL AL BURRO NOCCIOLA

di Elena Arrigoni

Qui in Inghilterra, gli Inglesi impazziscono per i conchiglioni : mentre in Italia avevo sempre difficoltà a trovarli, qui campeggia sugli scaffali di quasi tutti i supermercati, rubando spazio a formati più comuni, dai bucatini alle mezze penne.
Non che non ci siano, intendo dire: ma devo andarmele a cercare.
Mentre nei conchiglioni, praticamente, ci inciampo.

Non stupisce quindi di trovarli in molti libri di cucina di ultima generazione, perché ok la salute, ok l’ambiente, ok il crudo -il paleo- il glutine e questo e quello, ma di fronte a un piatto di pasta ripiena gli Anglosassoni non sanno resistere e bene fanno, sogghigniamo noi che l’abbiamo inventata.

Ancor di più se si tratta di una pasta ripiena in modo credibile e addirittura goloso, come quella che vi proponiamo oggi, con la zucca e la béchamel al burro: l’autrice precisa che la sua é una interpretazione autunnale, per cui possiamo anche salvare la ricetta per quando arrossiranno le foglie.

Ma se invece siete degli estimatori della zucca d’estate, quella allungata, dal sapore più delicato e se le temperature esterne vi invogliano a passare un po’ più di tempo in cucina (non la toccata e fuga delle scorse settimane), provatela adesso: é un piatto conviviale, allegro e, proprio per questo, più “estivo” di quanto si immagini.
E vedrete che farete tutti contenti.

📚 PUMPKIN STUFFED SHELLS WITH BROWN BUTTER BÉCHAMEL da A GENEROUS MEAL di Christine Flynn dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @cominciamo_da_qua

RICETTA QUI


COSTOLETTE D’AGNELLO AL BURRO DI PISTACCHIO ALLA MENTA

di Giuliana Fabris

Scrivo questa introduzione progettando la spesa, perché questa é una ricetta a cui mi sono arresa, sin dal titolo.

Anche se non mangio agnello, lo cucino volentieri per marito e figlia : finché siamo stati in Italia, tutti uniti sotto lo stesso tetto, celebravamo l’Agnus Day*, con grande soddisfazione di tutti e, successivamente, ho avuto la fortuna di finire in Paesi in cui questo tipo di carne si trova sempre con facilità e in tutte le forme (qui in UK, pure il macinato, evviva evviva): quindi, a farla breve, mangiare agnello non é più una novità, dalle nostre parti.

Ma questa ricetta ha tutto per trasformare in una festa una banale cena della settimana: il “responsabile” é quel “burro” al pistacchio che, a dispetto del nome, é a base di olio e miso (e acqua ghiacciata, per aggiungere cremosità).
Lime e menta servono poi a stemperare il “forte” della salsa, bilanciandola con la giusta dose di acidità e di freschezza e preparandola ad accogliere la carne dolciastra delle costine d’agnello, ancora sfrigolanti dopo la cottura in padella.

Qui mi fermo perché sennò vengo meno – ma vediamo chi resiste, dai!
*il nome si deve a mia figlia, prendetevela con lei che stavolta non c’entro.

📚 LAMB LOIN CHOPS OVER MINTY PISTACHIO BUTTER da A GENEROUS MEAL di Christine Flynn dagli scaffali di  #Cook_My_Books alla tavola di @giuliffa

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CURRY DI MERLUZZO E ZUCCHINI (in brodo di cocco)

di Elena Arrigoni

Tanto amo i curry di carne e di verdura, quanto sono reticente con quelli di pesce: perché rovinarlo così, mi chiedo tutte le volte.
Da buona figlia di pescatore, amo il pesce in purezza e, se dipendesse da me, nemmeno ci sarebbero i risotti o le pie che tanto vanno di moda qui.

Ma ogni regola ha la sua eccezione e, nel caso del pesce, questa porta il nome di Merluzzo: tanto non lo reggo al naturale, quanto lo considero la base ideale per tutte le sperimentazioni culinarie che mi vengono in mente.
La sua carne altrimenti anonima si presta bene a tutte le variazioni sul tema e diventa fenomenale nei curry, abbinandosi con tutti gli altri sapori di questi fantastici stufati indiani che, in questa ricetta, vengono declinati sul fronte della freschezza, rinunciando a mix troppo piccanti in favore di prodotti freschi e sapori piú delicati.

Un Curry elegante anche nella presentazione, capace di incontrare il favore di tutti i palati-e questo grazie al “povero” merluzzo che dà vita ad un piatto ricco, di interesse e di sapore.

📚 COD AND ZUCCHINI IN CURRY COCONUT BROTH da A GENEROUS MEAL di Christine Flynn dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @cominciamodaqua

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CLAFOUTIS DI PRUGNE AL PEPE NERO

di Giuliana Fabris

Per i rompic. puristi: lo sappiamo che, propriamente, é Clafoutis solo quello di ciliegie e che questo, che é di prugne, dovrebbe chiamarsi Flaugnarde.

Ma l’autrice così lo battezza e noi così traduciamo, felici di godere di una variazione chiccosa e golosissima di un classico che, comunque, si presta a mille elaborazioni.
Prugne e pepe nero sono una accoppiata vincente, a maggior ragione in un dessert, a contenere il rischio dello stucchevole “troppo dolce”: ma sono anche la cifra per cogliere la filosofia di A Generous Meal, libro davvero ricco di spunti e di suggerimenti validi per i pasti di tutti i giorni.

Preparare una cena originale, appetitosa, stuzzicante non richiede chissà quanto tempo o chissà quali abilità, anzi: spesso, a complicarci la vita, é proprio la mancanza di idee oltre all’errata concezione che cucinare con passione nei giorni feriali equivalga a uno spreco di energie.

Se ci pensate, dovrebbe essere il contrario, come ci fa capire bene anche Christine Flynn e soffermarsi un attimo in piú sulla spesa, sull’apparecchiatura, sulla presentazione di un piatto, per quanto semplicissimo, altro non é se non rinnovare il nostro amore per le persone a cui vogliamo bene tutti i giorni, non solo nelle feste comandate.
Ci vediamo lunedì, con il nuovo libro della settimana di #Cook_My_Books!

📚 PLUM AND BLACK PEPPER CLAFOUTIS da A GENEROUS MEAL di Christine Flynn dagli scaffali di #Cook_My_Books alla tavola di @giuliffa

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BRACIOLE DI MAIALE CON SCIROPPO D’ACERO E INSALATA DI FINOCCHI E MELE

di Tina Tarabelli

Un piatto veramente gustoso e fresco, l’abbinamento con l’insalata di finocchi e mele è molto azzeccato

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GAZPACHO VERDE CON SALMONE E CETRIOLO

di Manuela Valentini

“Il gazpacho verde è la cena estiva perfetta. È verde, è freddo ed è delizioso. Questa versione porta un tocco di dolcezza dalla mela, oltre al corpo dell’avocado. Il salmone in camicia è veloce da preparare, ma se hai poco tempo puoi saltarlo e usare invece salmone o trota in scatola, o anche solo qualche fetta di avocado in più. Una cosa che è quasi senza sforzo, ma rende questo piatto migliore, è mettere le ciotole nel congelatore circa un’ora prima di servire la zuppa” cit.Autrice

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BROWNIES CON NOCI TOSTATE E CACAO

di Manuela Valentini

“La tostatura delle fave di cacao esaltano il loro sapore fruttato rendendole appena un po’ croccanti, questo si traduce in un brownie che è super denso e soffice ma costellato di ogni sorta di meravigliose sorprese di gusto.” cit.Autrice

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