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LUSCIOUS FRUIT DESSERTS DI WILLIAMS-SONOMA

by Vittoria Traversa

Quando, nel 1953, Chuck Williams, giovane ferramenta di Sonoma, in California, intraprese un viaggio a Parigi, nessuno avrebbe immaginato che, al ritorno, tutto sarebbe stato diverso: invece di ammirare la Torre Eiffel o di passeggiare per la Rive Gauche, Chuck rimase frastornato dalla varietà, dalla precisione e dall’eleganza degli strumenti da cucina in bella mostra dalle vetrine dei negozi della capitale: “nessuno, negli Stati Uniti, può immaginare quanta attrezzatura sia necessaria, per preparare un pasto e per portarlo in tavola come si deve”, era solito dire.

Da qui, allora, la svolta: ci avrebbe pensato lui, convertendo la bottega di ferramenta di cui era proprietario nel primo negozio di quella che sarebbe diventata la piú famosa catena di articoli da cucina degli U.S.A., la Williams-Sonoma.

Da allora, é stata fatta tantissima strada e oggi il brand é anche un piccolo editore che sforna volumi pregevolissimi, tutti dedicati alla cucina.

Molti sono monografie, curiosamente parchi di consigli per gli acquisti e piú centrati su ricette oneste che bilanciano la mancanza di eccessi di originalità e di difficoltà tecniche con la garanzia di successo, per chi le prepara e per chi le assaggia.

Riescono a tutti e piacciono a tutti, insomma e allora perché non dedicare la ripresa di #cook_my_book a una sorta di “riscaldamento”, prima di affilare i coltelli e scoperchiare le pentole, magari anche quelle comprate nella vacanza negli States, in quei bellissimi negozi dove oggi, per ironia della sorte, noi “kitchenware addicted” abbiamo trascorso un sacco di tempo, in ammirazione della merce sugli scaffali.


CROSTATA CON ALBICOCCHE E PISTACCHIO

di Tina Tarabelli

Di poche cose non mi sono stancata come dell’abbinamento albicocche-pistacchio, forse perché antichissimo e non frutto del famolo strano di questi ultimi anni.

Al sapore irresistibile di questo incontro si unisce il fascino dei mondi lontani, che profumano di acqua di rose e di fiori d’arancio, di lusinghe e di piaceri proibiti, racchiusi in strati di pasta sottili come veli e avvolti da sciroppi voluttuosi.
(già a scrivere questa introduzione ho preso un kg, abbiate pietà)

A farla breve, non solo temo di aver comprato il libro della settimana per l’occhiolino che mi strizzava questa torta in copertina, ma non ho avuto esitazioni a scegliere per la ripartenza proprio la riproduzione della stessa ricetta: per l’abbinamento di cui sopra, in primis, ma anche per la maestria con cui lo si esalta, senza coprirlo.

Lo strato di marmellata che separa la sfoglia dalla frutta é aromatizzato con cardamomo e cannella, mentre le albicocche sono lasciate a macerare in uno sciroppo leggero di fiori d’arancio, perché si impregnino naturalmente del suo profumo.

I pistacchi bilanciano la dolcezza, aggiungono complessità alla consistenza, accendono di colore il risultato finale, trasformandolo in una tavolozza profumata ed elegante, a dispetto di una facilità di esecuzione che la rende davvero alla portata di tutti.

📚 APRICOT PISTACHIO TART da LUSCIOUS FRUIT DESSERTS, di Williams-Sonoma, dagli scaffali di #cook_my_books alla tavola di @tartetatina

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TORTA CON LAMPONI E LATTICELLO

di Susy May

“Sheet cake”, nel mondo anglosassone, é il nome dato alle torte in teglia, di solito rettangolare, su un’ unico strato.

Sono l’equivalente delle nostre “torte di casa”, che si differenziano dalle torte a piú strati, ricche di creme e di glasse.

A dire il vero, la Sheet cake piú famosa – la Texas Sheet Cake – la glassa ce l’ha, ma viene versata sopra la torta, direttamente nella teglia, a significare uno sbattimento pressoché uguale allo zero, quale é appunto la caratteristica della categoria.

E questo, dalle nostre parti, é sempre un plus.

L’altro plus é il latticello, il segreto per rendere tutto morbido in eterno.

Se non lo trovate, lo preparate in casa, con metà yogurt e metà latte magro: non aggiungete limone, perché questo é previsto solo se é richiesto il fermented buttermilk e neppure preparatelo in anticipo: miscelate, mescolate, utilizzate, fine.

Va da sé che se trovate l’originale é meglio, ma anche il mix domestico assolve egregiamente al proprio compito: avrete una torta morbidissima, profumatissima e- non ultimo- pure facilissima da preparare, ottima a colazione, a merenda o anche per uno spuntino veloce dopo cena.

Sempre che ne sia avanzato un boccone…

📚 RASPBERRY BUTTERMILK SHEET CAKE da LUSCIOUS FRUIT DESSERTS, di Williams-Sonoma, dagli scaffali di #cook_my_books alla tavola di @‌coscina_di_pollo

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TARTE TATIN ALLE PERE SPEZIATE

di Francesca Geloso

Parafrasando Einstein, tre cose sono infinite: l’universo, la stupidità umana e le variazioni sul tema della Tarte Tatin.

In questi anni, ne ho viste di ogni sorta, salate, dolci, agrodolci e poche sono state in grado di competere con l’originale, la cui magia deriva da una felice combinazione di sapori e di consistenze e di tutti quegli scambi che avvengono nel buio della padella, al riparo dello strato di sfoglia.

Tuttavia, se la regola é essere scettica con tutte le varianti, l’eccezione riguarda le pere, le sole, a mio parere, a poter competere con la ricetta classica, sia per la consistenza, i sapori e gli scambi di cui sopra, sia perché, ancor meglio delle mele, si fanno plasmare dagli abbinamenti con le spezie.

Ne é una prova questa ricetta che ha come punto di forza un collaudatissimo mix di spezie (tanto collaudato che lo si trova anche in commercio, già bell’e pronto), capace di esaltare piú di ogni altro il lato dolce di questo frutto e bilanciarlo con delle note calde, ulteriormente accentuate dalla presenza del dark sugar, quello con la melassa (e le note di liquerizia annesse, altro abbinamento pazzesco, ma riservato agli amanti del genere 🙂

Se dunque siete in vena di esperimenti, da un lato, ma fa ancora troppo caldo per avventurarvi in terre sconosciute, ecco la soluzione: e le pere del mercato di questi giorni, sugose, naturalmente dolci, mature ma ancora compatte, sapranno ricompensarvi profumatamente. Alla lettera.

📚 SPICED PEAR TARTE TATIN da LUSCIOUS FRUIT DESSERTS, di Williams-Sonoma, dagli scaffali di #cook_my_books alla tavola di @franew81

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TORTA TIEPIDA DI PESCHE

di Vittoria Traversa

“Questa é una delle torte che prepariamo appena le pesche arrivano sui banchi del mercato della frutta”, ci dicono da William Sonoma, elencando i motivi per cui questa ricetta batte tutte le altre: l’impasto morbido, il profumo di limone, lo strato di pesche fresche, il tocco finale dello zucchero di canna profumato con le spezie.

Di mio aggiungo che le torte tiepide sono un prestito della pasticceria anglosassone che non intendo restituire: legittimano quella golosità che ti spinge a mangiare una fetta del dolce prima che sia fredda e correggono tutti i difetti di un taglio precoce con uno strato di crema semiliquida o una pallina di gelato.

Per me, sono l’esempio piú efficace della differenza fra la mentalità cattolica del “fioretto” e dell’astinenza, e quella protestante, che ci considera meritevoli di cose piú alte che non la mortificazione della carne: e vuoi mettere, meditare sui massimi sistemi mangiando una torta come questa?

Ma soprattutto: perché perder tempo a meditare, con la stagione delle pesche che sta per finire? Meglio correre a fare la spesa, mi sa…

📚 WARM PEACH CAKE da LUSCIOUS FRUIT DESSERTS, di Williams-Sonoma, dagli scaffali di #cook_my_books alla tavola di @vittoriatraversa

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BUCKLE ALLE PRUGNE

di Elena Arrigoni

Anche se del Buckle abbiamo già parlato, agli inizi di Cook My Books, evito di indossare i panni della maestra che interroga al rientro delle vacanze e vi grazio con un ripasso veloce su una delle glorie della pasticceria bostoniana: di base, é una torta di frutta con uno streusel in superficie o, nelle versioni piú semplici come quella che vi proponiamo, una torta in cui il peso della frutta in superficie provoca una specie di affossamento in cottura.

Non a caso, il verbo buckle significa proprio “piegarsi, deformarsi”, il che spiega uno dei motivi dell’amore della sottoscritta per i dolci americani che fanno di quello che farebbe inorridire i Francesi il loro punto di forza.

Impossibile dimenticarci delle prugne, in una rassegna di dolci che abbiamo voluto fossero di stagione, visto che la frutta é la regina dell’estate, fino all’ultimo giorno.

Tuttavia, Luscious Fruit Desserts copre tutto l’anno, con proposte così “plausibili” (passatemi il termine, ma con quello che vediamo, é una dichiarazione di stima) e così appetibili che sarebbe un peccato non saccheggiare dalle sue pagine anche nei mesi a venire.

Il nostro é quindi un arrivederci, celebrato da una fetta di quest’ultimo dolce, con la promessa di prepararne altri e di condividere le vostre versioni, che attendiamo con curiosità e con gioia.

A lunedì prossimo, per il nuovo libro di #Cook_My_Books!

📚 PLUM BUCKLE da LUSCIOUS FRUIT DESSERTS, di Williams-Sonoma, dagli scaffali di #cook_my_books alla tavola di @cominciamo_da_qua

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Scones ai lamponi

di Elena Arrigoni

Questa settimana parliamo di dolci con la frutta grazie al libro Luscious Fruit Desserts edito da Williams-Sonoma…. E diciamocelo, i lamponi sono un frutto molto delicato, ma delizioso, tanto che, molte volte, metterlo nei dolci è un po’ sprecato, ma regala loro un sapore talmente caratteristico, che ammettetelo che fate come me e ne comprate sempre dose doppia in modo che una vaschetta ve la gustate mentre cucinate? 

Gli scones sono una via di mezzo fra un biscotto e un piccolo panino. Di solito sono serviti con una crema alla panna e una confettura, molto spesso di lamponi, sia per il contrasto di colore, sia per il gusto. In questo caso i lamponi sono stati messi direttamente nell’impasto e, vi assicuro, che questi scones ai lamponi sono una vera delizia. Come è nella loro natura, gli scones non sono particolarmente dolci, quindi sono adatti a qualsiasi momento della giornata, non solo alla più rinomata ‘ora del te’!

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PIE RETICOLATA DI PESCHE

di Manuela Valentini

Dopo una breve vacanza,  con gioia riparte Cook_my_Books il libro scelto è dedicato ai dolci con la frutta perfetto per questo caldo scampolo d’estate. Le ricette da “Luscious fruit desserts” di William-Sonoma sono tutte golosissime e io sono stata catturata dalla “Peach lattice pie” che a noi è piaciuta molto

Per le pesche, essendo le vere protagoniste, l’autore ci suggerisce di sceglierle mature e succose quando vengono spremute delicatamente, di assicurarci che il frutto abbia un perfetto equilibrio tra aspro e dolce

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Crostata di fragole con crema all’arancia

di Giuliana Fabris

Dopo una breve vacanza,  riparte Cook_my_Books con un libro perfetto per questa estate ancora così calda, Luscious fruit desserts di William-Sonoma un ferramenta che dopo un viaggio a Parigi, intuendo il business,  trasformò il suo negozio nella più famosa  catena di articoli da cucina degli Stati Uniti, la Williams-Sonoma appunto. Oggi è anche un piccolo editore che pubblica libri pregevolissimi, tutti dedicati alla cucina.E Luscious fruit desserts  ne è la confermaRicette per tutti i gusti e per tutte le stagioni, un libro da tenere a portata di mano per le occasioni particolari ma anche per ricette da fare al volo.  Un vero compendio dedicato ai dolci con la frutta.
Io ne ho scelte alcune ma credo che pian piano le farò tutte, perchè sono una più golosa dell’altra.
Comincio con questa che potrà sembrare la solita crostata di fragole, e invece no. E’ l’arancia che regala il tocco  in più, rendendola decisamente elegante e ricercata. Provateci.

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Torta alle pesche noci con streusel alla cannella

di Giuliana Fabris

Il mio secondo dolce  dal libro che stiamo sfogliando con Cook_my_Books questa settimana, Luscious fruit desserts è  quello che l’autore chiama coffee cake, intendendo una torta da colazione o da merenda.
Ma il caffè non c’è. Però c’è un profumatissimo streusel alla cannella  ed è questo che ha  deeterminato la mia scelta, perchè niente è più irresistibile della cannella mescolata a un impasto croccante e  burroso come lo streusel.

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Torta appiccicosa di pere e noci

di Giuliana Fabris

Ed  ecco un’altra ricetta tratta dal libro Luscious fruit desserts di Williams-Sonoma che abbiamo sfogliato per tutta la settimana con Cook_my_Books.
Pere e noci, un connubio davvero perfetto, soprattutto se unite da una glassa decisamente appiccicosa,    talmente buona da leccarsi le dita.
Servitela tiepida, e sentirete l’esplosione dei sapori.
Ho usato le noci Pecan perchè avevo Serena a pranzo a cui le noci nostrane danno qualche problema a differenza delle Pecan,  ma le noci normali vanno più che bene.

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