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THINGS ON TOAST di TONIA GEORGE

by Manuela Valentini
TONIA GEORGE

Quando eravamo piccole, mia mamma ci faceva mangiare “all’americana”.

Ai tempi, gli hamburger si chiamavano Svizzere e servire la carne con qualche salsa aveva il sapore dell’abominio, ma bastava apparecchiare la tavola in modo diverso, servire le stesse cose in modo differente ed ecco che anche il peggiore dei cibi “che fanno bene” andava giù con allegria.
Da allora, ho sempre adorato mangiare in questo modo disinvolto e anche se ovvie ragioni mi impediscono dal farlo tutti i giorni, non c’é pranzo che mi gratifichi di piú di quello che porta in tavola panini e toast.

Di conseguenza, possiedo una marea di libri che in teoria non avrebbero mercato, visto che, bene o male, a farcire due fette di pane siamo bravi tutti e che invece si sono trasformati in forzieri di idee nuove e sfiziose per non far mai venire a noia queste preparazioni, elevandoli al rango di portate gourmand.

La bella stagione é stata dunque solo il pretesto per iniziare a rispolverare anche questi, partendo da un libro che ha nel titolo la sua chiave di lettura: “Things on Toast”, cose su una fetta di pane tostato, a suggerire da un lato una cucina che non vuole avere pretese e, dall’altro, a spalancare gli infiniti mondi che questo nome suggerisce, nella sua genericità.

Nel mezzo, la capacità dell’autrice, Tonia George, di declinare l’allegria in cucina in tanti modi, dal piú semplice al piú elaborato, con proposte che non solo non sviliscono, ma semmai esaltano le miriadi di possibilità di una fetta di pane tostato, per un’alternativa ai pasti più classici che non ve li farà rimpiangere affatto.


CROSTINI CON CREMA DI CARCIOFINI E PROSCIUTTO CRUDO

di Manuela Valentini

I carciofini sott’olio sono una delle mie passioni.
Li mangerei ovunque e comunque, da soli e in tutte le combinazioni possibili.

Ovviamente, mi piacciono anche i carciofi al naturale, ma visto che ormai nemmeno più ricordo il loro sapore, mi rifaccio abbondantemente con gli altri.

A tamponare le carenze di cui sopra, ci sarebbe anche la crema di carciofi, in commercio da qualche anno che, però, dalle nostre parti non riscuote lo stesso entusiasmo.
Sarà perché a Singapore ce l hanno proposta in tutti i luoghi e in tutti i laghi, e sempre con lo stesso identico retrogusto di olio “stanco”, sarà per i costi assolutamente proibitivi, chissà…

Fatto sta che il mio sogno sarebbe poter spalmare i carciofini sott’olio su una fetta di pane, oppure arricchire un condimento, oppure preparare una pizza o una pasta un po’ diverse …

Ed ecco che finalmente ho trovato la ricetta, in questa crema di carciofini e mandorle che trasforma un panino al prosciutto crudo in una variante golosa e raffinata, oltre che colorata ed elegante nella presentazione.
A conferma che anche un semplice toast può trasformarsi in una pausa di tutto rispetto!

📚 CROSTINI WITH ARTICHOCKES AND PARMA HAM, da THING ON TOAST di Tonia George, dagli scaffali di @cook_my_books alla tavola di @profumicolori

RICETTA QUI


PANE TOSTATO CON L’UVETTA, CON MASCARPONE, MANGO E MIELE

di Susy May

Chi ha detto che i toast debbano essere solo dolci?
O meglio: chi ha detto che i toast dolci debbano essere solo quelli con il burro e la marmellata?

Che, sia chiaro, restano la mia colazione preferita da sempre, ancora di piú da quando abito a Londra, ma non devono di necessità limitarsi a quelli.

Al contrario, possono essere una base per sviluppare altre idee, magari spalmando una crema di mascarpone al posto del burro e aggiungendo frutta fresca e miele, al posto della confettura, con il risultato che vedete in foto.
E se qualcuno avesse ancora da obiettare… sciò, sciò, che qui siamo impegnati a mangiarci questa meraviglia, fino all’ultima briciola!

📚‌ RAISING TOAST WITH MASCARPONE, MANGO AND HONEY da THING ON TOAST di Tonia George, dagli scaffali di @cook_my_books alla tavola di @coscina_di_pollo

RICETTA QUI


BRUSCHETTE CON FAVE, PECORINO E OLIO ALLA MENTA

di Vittoria Traversa

Nell’introduzione, l’autrice si scusa per dover chiedere di sbucciare le fave, dopo averle sgranate, eliminandone anche la pellicina esterna: se fosse toccato a me, anziché scusarmi, vi avrei invitato a essermi grati, perché tutte le preparazioni che prevedono di frullare questo legume devono di necessità prevedere questo passaggio, se si vuole ottenere una crema vellutata e omogenea.

Se invece preferite una consistenza piú granulosa (ma perché, me lo spiegate?) allora frullatele un po’ meno: ma la pellicina, tenace e coriacea com’é, sotto i denti non si puó sentire.

Finito il pippone, passiamo alla ricetta: che é idea abbastanza banale, ad averci pensato DOPO, visto che ogni volta che devo preparare le bruschette son sempre lì che penso alle varie farciture: che siano fresche, che siano vegetali, che non finiscano per terra, magari con sbrodolamento del commensale incluso.

Questa ricetta, per contro, potrebbe essere il salvagente di tutti: perché sono gustose, ravvivano il piatto con il loro colore (anche l’occhio e bla bla bla), sono in bilico fra il rustico e il raffinato e, buon ultimo, si mangiano bene con le mani, come si conviene a tutte le bruschette degne di questo nome.
Unico neo, la pellicina, su cui non si transige: ma il tempo che ci si impiega é poca cosa, in confronto al risultato!

📚‌ BRUSCHETTA WITH BROAD BEANS, PECORINO AND MINT OIL da THING ON TOAST di Tonia George, dagli scaffali di @cook_my_books alla tavola di @vittoriatraversa

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TOAST AI GAMBERETTI

di Valeria Caracciolo

I prawn toast sono stati una delle avventurose escursioni nei menu dei primi ristoranti cinesi, quelli del petto di pollo nel glutammato al limone e del gelato fritto, per intenderci.

Una volta accertato che no, non eravamo morti, a mangiare le nuvole di drago e il riso alla cantonese, tanto valeva provare ad addentrarsi un po’ di più fra le insidie á la carte, partendo dagli ingredienti conosciuti.
Gamberetti e toast sembrava una accoppiata rassicurante, una specie di tramezzino con il cocktail di gamberi, per capirci fra noi boomer e da lì in poi era stato amore eterno: ok, erano fritti, ma pazienza, al Cinese mica ci vai per la giornata nazionale del tuo fegato, no?

Non sto a dirvi che quando, dopo decenni in cui credevo di aver abituato il mio palato ai sapori della Cina, ho finalmente assaggiato la cucina cinese vera, mi é toccato ricominciare la rieducazione.
Sorvolando sul concetto stesso di “cucina cinese” (tanto é grande la Cina, quanto numerose e diverse sono le sue tradizioni gastronomiche), dovevo affrontare ogni giorno sfide estreme, dal “too spicy” al coriandolo fino al non sapere che cosa ci fosse nel piatto.

Pure i toast ai gamberetti erano differenti da quelli che ricordavo, ne esistevano di tante versioni, la piú gettonata delle quali era quella che mischiava il mare con la terra, aggiungendo ai gamberi uno strato sottile di carne di maiale aromatizzata con la cipolla e varie salse: la stessa che vi proponiamo oggi, in una versione leggermente piú blanda di quella originale ma piú adatta ai nostri gusti e pronta a mettere d’accordo tutti, come sempre, salsetta al peperoncino inclusa.

📚‌ PRAWN AND SESAME TOAST WITH CHILLI DIP da THING ON TOAST di Tonia George, dagli scaffali di @cook_my_books alla tavola di @murzillosaporito

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PAIN PERDU ALL’AMARETTO CON SCIROPPO AL FRUTTO DELLA PASSIONE

di Giuliana Fabris

Il pain perdu, assieme al Bread Pudding, alla torta di pane e a una miriade di altri dolci a base di pane secco, appartiene di diritto al capitolo delle astuzie dell’intelligenza di una cucina che ci piace.

Quella che era etica ancora prima che si coniasse l’aggettivo, per la quale il riciclo era un dovere, prima che una virtù e la ricerca del gusto una soddisfazione da ricercarsi sul piano della sostanza, e non sul numero dei followers.

Questi classici della cucina, che a volte ritornano con il vestito della festa, come nella versione che vi propone il libro della settimana, sono un aggancio a un mondo che ancora resiste e che cerca sommessamente di riportarci coi piedi per terra, in una prospettiva che ci permette di apprezzare la bellezza della cucina vera e il suo talento nel fare magie.

📚‌ AMARETTO PAIN PERDU WITH PASSIONFRUIT SYRUP da THING ON TOAST di Tonia George, dagli scaffali di @cook_my_books alla tavola di @giuliffa

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UOVA TURCHE POCHEES ALLA DUKKAH

di Giuliana Fabris

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INSALATA DI PEPERONI ARROSTITI ED HALLOUMI SU TOAST DI PITA

di Valeria Caracciolo

L’halloumi! qui completa un’insalata di peperoni arrostiti conditi con una salsa al lime e capperi e accompagnato da toast di pita all’aglio e timo.

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PANE TOSTATO CON UOVO IN CAMICIA, SCAGLIE DI PEPERONCINO E CHORIZO

di Susy May

Piccole fettine di salame Chorizo, si sposano con scaglie di peperoncino e foglie di timo per esaltare tutto il gusto dell’uovo in camicia adagiato su una fetta di pane tostato.

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UOVO AL COQUE CON SOLDIERS AL GENTLEMEN’S RELISH

di Vittoria Traversa

Un delizioso uovo alla coque abbinato a bastoncini di pane tostato, i Soldatini appunto, spalmati con il Gentleman’s relish, deliziosa pasta di burro e acciughe arricchita da capperi e spezie che la rendono irresistibile.
L’autrice raconta: “Questa è la mia versione del classico piatto vittoriano, la Beccaccia Scozzese, che consiste in Gentleman’s Relish su pane tostato ricoperto di uova strapazzate.”
Poi spiega come cuocere le uova senza fallire: “Il mio metodo è infallibile e mantiene gli albumi cremosi e i tuorli semiliquidi. Devi iniziare con uova a temperatura ambiente o le uova si spezzeranno e impiegheranno più tempo a cuocere.”

RICETTA QUI


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